C. Monet. I papaveri

lunedì 1 ottobre 2007

Qualcosa di me

Comporre è come correre con gioia ad annunciare al mondo la Resurrezione di Gesù.


Impressioni

Suono di campane.
Uccelli che volano in cielo.
L’ombrosità del mio corpo.
Stanchezza mentale.
Voglia di cercarti o Dio.

Noia che mi assale.
Uccelli che volano in cielo.
Vaghi pensieri rincorrono la mente.
Musica immortale a spirale avvolge l’anima l’istante.

Uccelli che volano in cielo.
Stampe, libri, frasi, note, telefono.
Ricordo dell’ultimo evento.
Amico lontano, amico vicino.
Uccelli che continuano a volare in cielo.


Incontro

Ma come puoi sorridermi adesso ?
Ho bruciato le speranze,
ho spento le luci e riacceso i dubbi.

Ti parlavo di …
sorridevo per…
ti guardavo se…

e tu semplicemente mi dici:
“ ti sorrido perché anch’io vivo “.


Energia dal cuore

Ti immagino uomo mentre scolpisci la pietra.
Stanco,
ma con energia che non conosce il riposo.
Batti sulla pietra
e le dai nuova vita.
La tua fronte è bagnata dal sudore
e le tue mani danno vita a quello che hai dentro.
Hai dato forma al tuo pensiero,
sei riuscito a concretizzare la tua creatura.
La tenevi nel cuore
ed ora la guardi magnifica come te l’aspettavi.
Energia che ti appartiene.
L’hai conosciuta da lontano,
e subito hai sentito il bisogno che ti appartenesse.
Osservandola, ti accorgi di intravedere il tuo cuore.



Non ricordo più il dolore

Discende come rugiada nel cuore dell’anima
questa musica intatta.
E’ forza che scorre nelle vene e ti fa dire:
“ non ricordo più il dolore”.

giovedì 27 settembre 2007

Il dolore




Conversione di
San Paolo
- Caravaggio -






tratto da " Il dramma è Dio" di David Maria Turoldo

…Qui ho scritto per tenerezza verso Dio: verso di lui sento sempre più tenerezza. Sento che lui non centra, non centra! E non può e non deve intervenire. Cosa centra lui con la salute… Lui ha affidato alle cose il loro insopprimibile ruolo; c’è il gioco delle cause seconde dell’universo che deve essere rispettato e che lui per primo deve assolutamente rispettare, altrimenti la creazione non ha senso; e c’è il gioco delle libere cause che siamo noi: e non siamo poca cosa. Anche noi dobbiamo essere rispettati. E tutto questo è contenuto lassù, nel Racconto. Anche lui è «condizionata onnipotenza»

E pure il tuo figlio
il divino tuo figlio, il figlio
che ti incarna, l’amato
unico figlio uguale
a nessuno, anche lui
ha gridato,
alto, sul mondo:
«Perché…?»

Era l’urlo degli oceani
l’urlo dell’animale ferito
l’urlo del ventre squarciato
della partoriente
urlo della stessa morte: «Perché? ».
E tu non puoi rispondere
non puoi…
condizionata onnipotenza sei!
Pretendere altro è vano.

…E direi che è sapienza non meravigliarci più dei «silenzi di Dio». Io consiglierei piuttosto il «silenzio su Dio».

martedì 28 agosto 2007

Salviamo il pianeta Terra




Quando l'ultimo albero sarà abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato,
l'ultimo pesce pescato,
vi accorgerete che non si può mangiare il denaro.
(antica profezia Cree)

Nicolas Stern è un economista ed è stato dirigente della Banca mondiale. Nei giorni scorsi ha pubblicato un rapporto commissionato da Tony Blair e Gordon Brown nel quale si è occupato del clima e delle conseguenze che l’effetto serra potrebbe avere sul pianeta nei prossimi cento anni. Del voluminoso rapporto Stern, circa 700 pagine, si sono occupati i giornali di tutto il mondo compresi quelli italiani, perché esso per la prima volta prova a calcolare le conseguenze economiche dei cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra. Dice Stern che se non si provvederà immediatamente, le conseguenze saranno gravi, anzi gravissime, perché per riparare a quei danni si dovrebbe arrivare a impiegare nella peggiore delle ipotesi fino al 20 per cento della ricchezza mondiale. E questo non impedirebbe comunque un’ondata gigantesca di immigrazione, la fuga di milioni di donne e di uomini da zone del pianeta ormai diventate desertiche.Il rapporto Stern è stato letto e studiato. Non solo dagli ecologisti, ma anche dai politici e dai governi. Ed ha, come è ovvio, gettato un allarme. Ma di quel rapporto sono rimaste in ombra alcune conclusioni ed alcune conseguenze che invece vale la pena di sottolineare.Dice Stern che lo sforzo di ridurre le emissioni di anidride carbonica per salvare il clima, e quindi il pianeta, o è globale o è inutile. Per fare un esempio - afferma sempre l’economista inglese - sela Gran Bretagna da sola chiudesse oggi tutte le sue centrali elettriche la riduzione di emissioni dannose verrebbe vanificata entro 13 mesi dalla crescita di emissioni inquinanti in Cina. Che la deforestazione in corso delle foreste vergini vale da sola le emissioni dei trasporti.
Che cosa occorre quindi per salvare il pianeta dalla desertificazione, dalle migrazioni, dal peggioramento delle condizioni di vita per molti e probabilmente dall’estinzione di molte specie animali e vegetali? Occorrerebbe un accordo globale fra gli stati della terra per un intervento immediato e pianificato.
Non è un’ affermazione da poco. Perché essa sottintende una convinzione che, pur non esplicitata, è comunque evidente. Il clima è un bene comune e sono beni comuni il pianeta e tutto quello che vive su di esso: acqua, terra, mari, foreste. Tant’è che non si possono salvare se non con uno sforzo di tutti, proprio tutti. Oggi la salvaguardia della Terra è impensabile da parte di un solo paese, per quanto esso possa essere ricco e potente. Se ad esempio gli Stati Uniti prima potenza economica e maggior consumatore di energia decidessero di ridurre sensibilmente, cosa doverosa, i consumi delle proprie autovetture, il loro gesto sarebbe vanificato nel caso in cui i paesi emergenti, India o Cina, nella loro impetuosa crescita non si ponessero il problema del controllo delle emissioni o il Brasile e il Borneo non ponessero un freno al taglio delle foreste.L’uso dell’energia deve in sostanza rispondere a criteri stabiliti insieme.
Ma si può chiedere a paesi in via di sviluppo, comela Cina e l’India ad esempio, di porre un limite alle loro emissioni, cioè affrontare costi importanti per il loro sviluppo, senza contropartite, senza un piano anch’esso mondiale che definisca i limiti di tutti? Quei paesi giustamente potrebbero rinfacciarci i nostri consumi e le nostre emissioni di gas serra e dirci: “Cari signori restringetevi voi, noi dobbiamo ancora crescere e far uscire dalla povertà milioni di persone, poi ne riparliamo”.Dalla consapevolezza che i beni del pianeta possono essere salvati solo in modo globale discende che essi sono comuni, e dal fatto che essi sono di tutti nasce necessariamente un domanda di equità nello sviluppo, nel consumo, nella ricchezza. Negli Stati Uniti, nei punti alti dello sviluppo, è nato in questi anni un movimento ecologista vasto e trasversale soprattutto di ceto medio che pensa di difendere la propria vita e la propria salute attraverso l’acquisto e l’applicazione di tecnologie ecologiche. Forniscono le loro case di impianti solari, le costruiscono con metodi a basso impatto ambientale.La California ha approvato una legge per ridurre del 20 per cento l’emissione dei gas e il governatore repubblicano Shwarzenegger si è fatto promotore di una campagna contro i gas serra in tutti gli Usa mentre il governatore dell’Iowa Tom Vilsack ha puntato tutto sulla benzina biologica facendo costruire 25 centrali di etanolo che entro due anni diventeranno 40. Sforzi encomiabili ed anche interessanti perché indicano una consapevolezza dei problemi ambientali. Ma inutili. Inutili finché in altre parti del pianeta non si fa la stessa cosa. E perché questo avvenga bisogna fare nuovi patti di redistribuzione, raggiungere nuovi compromessi economici, sociali e culturali. Porsi dei limiti per farli accettare anche ad altri.

mercoledì 18 luglio 2007

L'orto musicale


L'orto musicale, ovvero la musica di cui il mio spirito si nutre.


Se la musica è il cibo dell’amore, suonala
If music be the food of love, play on
William Shakespeare (La Dodicesima Notte)

Musica Classica
Johann Sebastian Bach - BWV 541 - Preludio e Fuga
Johann Sebastian Bach - BWV 998 - Preludio, fuga e allegro per liuto
Johann Sebastian Bach - BWV 645 - dai Corali Scubler per organo
George Frideric Haendel - HWV 56 - Preludio al Messia
Pietro Domenico Paradisi - Toccata - da Le sonate di gravicembalo
Gioacchino Rossini - Sinfonia dalla Gazza Ladra
Giuseppe Verdi - Sinfonia dalla Battaglia di Legnano
Antonio Vivaldi - Gloria RV 589 -

Musica Pop / Rock / Blues
Amazing Blondel - A spring air - dall'album England
Angelo Branduardi - Il Disgelo - dall'album Branduardi '81
Bob Dylan - Knockin' on heaven's door - dall'album Pat Garrett and Billy the kid
Genesis - After the Ordeal - dall'album Selling England by the Pound
John Lennon - Mind Games - dall'album Mind Games
Lucio Battisti - Emozioni - dall'album Emozioni
Pat Metheny Group - Last Train Home - dall'album Still Life (talking)
Peter Gabriel - Here comes the flood - dall'album "Peter Gabriel I: Car"
Pink Floyd - Any colour you like - dall'album The dark side of the moon
Procol Harum - Homburg -
Queen - Bohemian Rhapsody - dall'albun A Night at the opera