C. Monet. I papaveri

domenica 13 maggio 2012

Benedizione di San Francesco a frate Leone

"Il Signore ti benedica e ti protegga,
mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.
Rivolga verso di te il suo sguardo
e ti dia pace."


Prendo spunto da questa umile e commovente benedizione di San Francesco a frate Leone per proporvi un brano di John Rutter compositore contemporaneo inglese.
Rutter ha scritto questo pezzo, rifacendosi al testo francescano. 
Il titolo è "The Lord bless you and keep you".   Eseguono "The Cambridge Singers"


mercoledì 2 maggio 2012

Antonio Vivaldi e l’Antico Spedale della Pietà

Lo Spedale della  Pietà è una Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficenza. Fu fondato nel 1346 a Venezia.
L’Istituto nei secoli ha sempre ospitato giovani minorenni in stato di abbandono e continua tuttora la sua attività assistenziale.
Lo Spedale della Pietà era anche un conservatorio di musica. Le giovani orfane venivano avviate al canto ed allo studio dei vari strumenti musicali seguite da famosi maestri.
Dal settembre del 1703  Antonio Vivaldi iniziò a dedicarsi all’insegnamento nel prestigioso Spedale della Pietà, ricoprendo l’incarico di maestro di violino e maestro di coro.
Collaborò con Lo Spedale della Pietà fino al 1740, dedicandosi ad istruire nella musica e nel bel canto le giovani orfane che dimostravano un’ attitudine alla musica.
Vivaldi fu un compositore particolarmente prolifico. Produsse oltre cinquecento composizioni. Appare significativo il fondamentale apporto che il maestro diede al coro della Pietà non solo per la qualità delle esecuzioni, ma anche per lo straordinario patrimonio di composizioni, più di cento, solo nel periodo tra il 1723 e il 1729.  
Tuttora esiste un coro e un’orchestra di sole donne le quali si esibiscono nel repertorio sacro della musica di Vivaldi. Si chiamano Vivaldi’s  Women. Sulle orme delle giovani orfane musiciste, eseguono concerti indossando abbigliamenti che richiamano l’epoca di Vivaldi. Dove è possibile, eseguono il repertorio vivaldiano dietro le grate delle chiese.

Il Brano che propongo è tratto dal Gloria (RV 589)  “Domine fili unigenite” eseguito nella chiesa dell’Ospedale della Pietà di Venezia.


lunedì 23 aprile 2012

Infiniti luoghi

In un luogo sconosciuto e lontano,
una donna guarda il cielo e aspetta la sera.

Un altro posto per stare
o semplicemente per vivere .

Io ti respiro qui
e il tuo richiamo mi squote.

A te che mi raggiungi adesso
vorrei parlarti e non solo pensarti .

Una barca rientra al porto,
un vecchio prepara la pipa e l’accende di luce
e il suo viso arato dai giorni  mi risveglia.

giovedì 12 aprile 2012

Luce nascente

Su ogni cosa,
sopra ogni respiro,
su questa terra,
nel sole e nelle stelle,
anche alla sera,
di notte,
tra i rovi e le spine,
nel cuore dell’uomo,
lungo i sentieri dove il tempo è passato e dove andrà,
nei luoghi lontani,
tra culture diverse,
ad oriente ed occidente,
in basso, in alto,
al centro e all’estremo dell’universo,
nei nostri cuori stanchi, gioiosi, inquieti,
sul nostro dolore,
nel nostro destino,
nelle nostre speranze:
Luce nascente.

sabato 7 aprile 2012

Certi Istanti

Certi istanti di intensa gioia.
Forse la strada è un suono e un dolore sconosciuto ?
Questi istanti così veri e tanto voluti.
E il senso della vita ti colma e ti avvolge.
Mi rivesto, lasciando il tempo.
E una nuova creatura mi sospinge a sentirne il vagito.
Certi istanti troppo grandi per capirli,
troppo belli per trattenerli.

sabato 31 marzo 2012

In un angolo

In un angolo sperduto
di una strada sconosciuta di periferia,
che nessuno sa indicare
e dove forse nessuno ripercorrerà,
sotto un albero rinsecchito che tutte le primavere mai potranno risvegliare,
su questa terra arida e mai smossa,
si è posato un raggio di sole.
E tutto illumina .

testo di Aldo

venerdì 2 dicembre 2011

Il buon samaritano (Luca 10, 29-37)




Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.





Rembrandt. Il buon samaritano