C. Monet. I papaveri

mercoledì 2 maggio 2012

Antonio Vivaldi e l’Antico Spedale della Pietà

Lo Spedale della  Pietà è una Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficenza. Fu fondato nel 1346 a Venezia.
L’Istituto nei secoli ha sempre ospitato giovani minorenni in stato di abbandono e continua tuttora la sua attività assistenziale.
Lo Spedale della Pietà era anche un conservatorio di musica. Le giovani orfane venivano avviate al canto ed allo studio dei vari strumenti musicali seguite da famosi maestri.
Dal settembre del 1703  Antonio Vivaldi iniziò a dedicarsi all’insegnamento nel prestigioso Spedale della Pietà, ricoprendo l’incarico di maestro di violino e maestro di coro.
Collaborò con Lo Spedale della Pietà fino al 1740, dedicandosi ad istruire nella musica e nel bel canto le giovani orfane che dimostravano un’ attitudine alla musica.
Vivaldi fu un compositore particolarmente prolifico. Produsse oltre cinquecento composizioni. Appare significativo il fondamentale apporto che il maestro diede al coro della Pietà non solo per la qualità delle esecuzioni, ma anche per lo straordinario patrimonio di composizioni, più di cento, solo nel periodo tra il 1723 e il 1729.  
Tuttora esiste un coro e un’orchestra di sole donne le quali si esibiscono nel repertorio sacro della musica di Vivaldi. Si chiamano Vivaldi’s  Women. Sulle orme delle giovani orfane musiciste, eseguono concerti indossando abbigliamenti che richiamano l’epoca di Vivaldi. Dove è possibile, eseguono il repertorio vivaldiano dietro le grate delle chiese.

Il Brano che propongo è tratto dal Gloria (RV 589)  “Domine fili unigenite” eseguito nella chiesa dell’Ospedale della Pietà di Venezia.


3 commenti:

Serena Bucci ha detto...

Sai quando e dove ho sentito e intravisto tutto quello che hai detto e descritto nel post?
Su l'Isola di San Giulio, una domenica mattina, nella Basilica durante la messa grande!
Erano suore giovani probabilmente in clausura. Il bianco delle vesti si stagliava dietro una grata nera che fungeva da divisiorio tra una navata e la nicchia dove stavano loro... non suonavano Vivaldi ma cantavano un canto gregoriano con voce angelica accompagnate dalla musica proveniente da un armonium: - Ascoltando quelle voci e quella musica celestiale, sembrava di essere in Paradiso!
Anche passeggiando per l'Isola, pareva tutto ovattato, irreale; si parlava persino sottovoce per non rompere quell'incanto ... mentre le campane suonavano!
Questo succedeva più di trentanni fa ma il ricordo non si è sbiadito!

Ambra ha detto...

Un tuffo in altri tempi, colmi di armonia.
Molto suggestive poi le voci che passano attraverso le grate mentre le figure si intravedono appena, misteriose ninfe canore.
E certo Vivaldi e comunque la musica riescono sempre a riconciliarti con la vita.

Annamaria ha detto...

Splendido Vivaldi e suggestivo quel video col coro dietro la grata...
Grazie!!!